TRANSIZIONE 4.0
Protocollo di lavoro innovativo per migliorare e mantenere la salute e il benessere delle vacche nel periodo di periparto
TRANSIZIONE 4.0: PROTOCOLLO DI LAVORO INNOVATIVO PER MIGLIORARE E MANTENERE IL BENESSERE DELLE VACCHE NEL PERIODO DI PERIPARTO (TRANSIZIONE)
Transizione 4.0 è un protocollo di lavoro che nasce con l’obiettivo di apportare elementi innovativi nell’analisi e nelle soluzioni applicabili nel periodo della transizione.
Consolidati ormai da diversi anni i “pilastri” della salute delle bovine da latte in periparto (periodo di transizione), il programma TRANSIZIONE 4.0 di Granda Team ha come mission il dedicare tutti gli sforzi di tipo tecnico/metabolico/nutrizionale per scoprire e migliorare ciò che in parte rimane ancora oggi sconosciuto ovvero:
- ipoproduzione lattea alla quarta settimana di una percentuale considerevole di bovine
- incidenza elevata di patologie (orphan disesases) in immediato post parto.
- competenze specifiche e di alto livello tecnico,
- prodotti nutrizionali innovativi e testati scientificamente,
- strumenti diagnostici all’avanguardia e di ultima generazione (NUTRIL.HUB).
NUTRIL.HUB è lo strumento operativo (laboratorio clinico / diagnostico) che GRANDA TEAM ha creato per reperire, convogliare ed analizzare dati tecnici ed analisi metaboliche al fine di valutare a 360° l’incidenza di patologie periparto (periodo di Transizione) e gli effetti negativi da esse indotti in fase di lattazione.
Obiettivo:
Formulazione di soluzioni nutrizionali sempre più performanti e tecnicamente aggiornate
Supporto totale all’allevatore in termini di servizio per migliorare e mantenere la salute e il benessere degli animali in periparto e i risultati in termini di performance in lattazione
La formulazione di soluzioni nutrizionali sempre più performanti e tecnicamente aggiornate, viene raggiunta attraverso un approfondito e dettagliato programma di RICERCA E SVILUPPO concentrato sui seguenti macroargomenti:
1. NMA (Neb Management Approach): LA RISPOSTA DI GRANDA TEAM AL PROBLEMA DELLA CHETOSI
“La selezione genetica del carattere produzione imporrà una quota di lipomobilizzazione pressochè costante e persistente in fase di periparto; non è possibile pertanto, considerare la lipomobilizzazione una patololgia vera e propria ma una necessità metabolica che abbiamo indotto e che dovremo abituarci a gestire.”
QUAL’È IL CORRETTO APPROCCIO ALLA GESTIONE DELLA LIPOMOBILIZZAZIONE IN FASE DI TRANSIZIONE?
Un approccio di tipo diagnostico e nutrizionale innovativo ed omnicomprensivo che si pone l’obiettivo di aiutare la mandria in periparto a gestire il flusso e la successiva metabolizzazione dei grassi oggetto di mobilizzazione conoscendo, fin da subito, la reale entità di lipidi mobilizzati e il loro destino metabolico: non deve infatti essere dimenticato che, anche se non correlati in ambito diagnostico, i NEFA e i CHETONI hanno entrambi e in maniera sinergica, lo stesso organo bersaglio (la cellula epatica) e, pertanto, la lipomobilizzazione e la successiva ossidazione dei grassi in sede epatica deve essere stimolata ed incrementata, senza trascurare né sottostimare l’importanza di ogni cofattore presente in questa via metabolica.
LA RISPOSTA DI GRANDA TEAM CON IL PROGRAMMA TRANSIZIONE 4.0
Un approccio innovativo alla mandria in Transizione con l’impiego di una soluzione specifica “Epat-ox transition” (Soluzione studiata e prodotta da Granda Team), applicata alle bovine affette da BILANCIOA ENERGETICO NEGATIVO e con elevati valori ematici di NEFA e BHBA, che permette di affrontare il periodo del periparto mantenendo in salute la mandria e a conseguire ottime performance produttive nonché una incidenza di patologie metaboliche assai ridotta.
WEBINAR COMPLETO SULLA SOLUZIONE EPATOX TRANSITION
2. IL CONTROLLO DELL’IPOCALCEMIA NON E’ PIU’ UN PROBLEMA..
GRUPPO UNICO DI ASCIUTTA (-60 GIORNI DAL PARTO)
“NO Vitamina D3 ….. NO Ca2+ (calcio ionizzato ematico)!!!!”
“Quanto calcidiolo è presente nella vacca da latte in fase di preparto?”
“E’ possibile incrementare il livello di calcidiolo con le fonti di vitamina D3 «normalmente» in commercio?
LA RISPOSTA DI GRANDA TEAM CON IL PROGRAMMA TRANSIZIONE 4.0
La soluzione nutrizionale DRY-CARE proposta da GRANDA TEAM è un nuovo approccio alla gestione dell’ipocalcemia appositamente formulata per tutte le stalle in cui è presente un gruppo unico di ASCIUTTA (- 60 giorni fino al parto). Soluzione efficace, semplice ed altamente performante.
La prevenzione dell’ipocalcemia ottenuta con l’utilizzo della soluzione DRY-CARE, si basa sulla corretta reintegrazione/stoccaggio della quota ematica della vitamina D3, che svolge, inoltre, un effetto stimolante sulla funzione immunitaria della vacca in asciutta con ripercussioni positive sulla salute dell’utero e della mammella al momento del parto.
La reintegrazione della reale esistenza di IPOAVITAMINOSI D3 nella vacca durante il periodo di asciutta si concretizza con una nuova ed innovativa tecnologia sviluppata e formulata da Granda Team e inserita nella soluzione DRY CARE, nome commerciale
con l’obiettivo di ripristinare la quota ematica di Vitamina D3 e lo stoccaggio della stessa nel tessuto adiposo della bovina utilizzando tecnologie mirate sia alla protezione ruminale che alla biodisponibilità intestinale.
GRUPPO CLOSE UP (-20 GG DAL PARTO)
“Pur riconoscendo l’importanza nel ridurre l’apporto del potassio per via nutrizionale (Goff et al. 2004), è tuttavia necessario disporre di una soluzione da adottare ogni qualvolta l’eccesso nell’apporto di potassio NON sia gestibile tramite scelte su base foraggera.”
Mantenere ridotto l’apporto di potassio in fase di close up (-20 giorni dal parto) è l’obiettivo di tutti gli alimentaristi che si approcciano alla gestione nutrizionale della fase di TRANSIZIONE. E’ chiaro, però, che la scelta e la gestione dei foraggi più idonei al raggiungimento di questo obiettivo pone seri problemi per tutti coloro che gestiscono stalle di vacche da latte.
Al fine di calcolare correttamente il DCAD in una razione è necessario conoscere la quantità totale di K+ ingerito dalle bovine, purtroppo però, non è possibile calcolarla direttamente mediante software appositamente formulati, in quanto la variabilità del minerale in oggetto è estremamente ampia anche in foraggi ritenuti poveri in K+ (es. silomais o paglia) che sono spesso introdotti nella razione al fine di ridurre l’apporto globale somministrato.
LA RISPOSTA DI GRANDA TEAM CON IL PROTOCOLLO TRANSIZIONE 4.0
SEQUESTRO DEL POTASSIO IN ECCESSO
Il potassio K+ (così come il calcio) è sequestrabile mediante un apporto di alluminosilicati somministrati in quantità corretta.
E’ pertanto necessario avere a disposizione un substrato biologico indicatore del potassio complessivamente ingerito e conoscere con precisione l’entità del K+ da sequestrare; non risulta utile a questo scopo la determinazione ematica dello stesso, in quanto l’escrezione urinaria consente l’eliminazione di ingenti quantità di minerale al fine di mantenere una omeostasi veramente ristretta.
La soluzione CATION REM di GRANDA TEAM ha la capacità di rendere una quota di potassio NON assorbibile.
Infatti, la sperimentazione diretta in campo ha stabilito che CATION REM, inserito in razioni di CLOSE UP, a 15 giorni dal parto, permette un assorbimento di potassio pari al 50% dell’apporto totale presente nella razione.
WEBINAR COMPLETO SULLA SOLUZIONE CATION REM
STRATEGIA ANIONICA
Utilizzare una soluzione specifica per il gruppo close up (-20 giorni dal parto), specificatamente sviluppata e formulata da Granda Team (nome commerciale DCADD), che contribuisce al raggiungimento delle finalità della strategia anionica in maniera bilanciata e protratta, grazie ad un effetto neutro sull’appetibilità del prodotto finale e quindi senza interferenze sulla capacità di ingestione di Sostanza Secca. Il rilascio di Magnesio e Cloro avviene per circa l’80% a livello abomasale/intestinale con DCAD effettivo pari a -5140 meQ/kg tq, permettendo di ottenere così un’azione mirata ed efficace.
3. SALUTE DEL RUMINE: ..MA LA VACCA E’ ANCORA UN RUMINANTE?? … PER NOI SI’!!!…
“Nella bovina da latte la salute del rumine rappresenta un aspetto veramente cruciale e l’equilibrio di questo variegato “condominio” non va mai perso di vista in termini di efficienza ma anche e soprattutto per la sua patogenicità intrinseca.”
Patogenicità intrinseca indotta quando il rumine inizia a diventare una fonte importante di rilascio di tossine (LPS), nonché di composti non metabolizzabili una volta entrati nel torrente circolatorio come i D-lattati.
Le LPS, sono endotossine presenti nella membrana dei batteri Gram -, che albergano in sede ruminale anche se in quantità assolutamente inferiore rispetto ai batteri Gram +. La loro concentrazione aumenta in presenza di condizioni di acidosi ruminale sub clinica (SARA) (Khafipour et al., 2011), inducendo un corrispondente aumento di LPS, la cui produzione diventa decisamente rilevante quando l’acidosi diventa acuta (Ametay et al., 2010, 2011). La traslocazione delle LPS, predispone la bovina ad una endotossicosi sistemica acuta a causa della gravità della tossiemia indotta dalle LPS (Emmanuel et al., 2007, 2008).
LA RISPOSTA DI GRANDA TEAM CON IL PROTOCOLLO TRANSIZIONE 4.0
Dedicare la dovuta attenzione all’adattamento del rumine alla razione di lattazione, facendo tesoro delle informazioni provenienti dai diversi studi effettuati a riguardo da cui emerge l’importanza di evitare brusche variazioni tra la dieta di asciutta, close up e post parto/lattazione.
Indipendentemente dal tipo di gestione del preparto e in considerazione delle inevitabili variazioni dell’ecosistema ruminale che caratterizzano tale fase, cruciale risulta il poter ridurre gli effetti negativi delle LPS nonché il loro passaggio in circolo, obiettivo che può essere raggiunto attraverso l’utilizzo di uno specifico inattivante delle LPS, un “LPS binder”. Nome commerciale: TOX REM.
Recenti indagini evidenziano risultati estremamente positivi sull’equilibrio fisiometabolico di bovine da latte ad alta produzione a seguito dell’utilizzo nel post-parto del TOX REM, specifico ed efficace inibitore delle LPS.
L’attività di tale soluzione nutrizionale appare inoltre indipendente dal livello di endotossine circolanti risultando efficace anche in presenza di concentrazioni elevate.
WEBINAR COMPLETO SULLA SOLUZIONE TOX REM
4. FERTILITA’ BOVINA: …PIU’ PROGESTERONE … MENO INFIAMMAZIONE…PLEASE!!
“Il progesterone è essenziale per il normale ciclo riproduttivo; inibisce l’estro e controlla la crescita del follicolo. Ma alcune mucche da latte ad alta produzione ne hanno troppo poco in circolazione”. Penn State University
“Le concentrazioni di P4 circolanti rappresentano un equilibrio tra produzione di P4 e metabolismo di P4; il metabolismo di P4 è principalmente correlato alla quantità di flusso sanguigno al fegato a causa dell’abbondanza nel fegato bovino degli enzimi che mediano il metabolismo di P4”.M.C.Wiltbank, A.H.Souza, P.D. Carvalho, A.P.Cunha, J.O.Giordano, P.M.Fricke, G.M.Baez and M.G. Diskin, 2014
INFIAMMAZIONE e FERTILITA’: un rapporto difficile
- Riduzione della produzione di ormoni FSH e LH (minore sviluppo follicolare e assenza di ovulazione)
- Azione luteolitica delle prostaglandine: riduzione progesterone ematico e mortalità embrionale
- Azione uterina: riduzione epitelio ghiandolare: > riassorbimenti embrionali
2.LA RISPOSTA DI GRANDA TEAM CON IL PROGRAMMA TRANSIZIONE 4.0
Il ripristino della fertilità all’interno di una mandria di vacche da latte non è unicamente la ricerca e l’utilizzo di un prodotto specifico ad esso dedicato, ma si concretizza con efficacia in un modello applicativo che prende in considerazione tutti i fattori predisponenti che hanno interferito sulle performance, ed è in questa modalità che il programma TRANSIZIONE 4.0 di GRANDA TEAM si colloca, come soluzione sistemica a supporto dei programmi e dei protocolli ed a sostegno della salute e della fertilità della mandria.
Lo studio del ciclo ovarico della vacca ha evidenziato come lo sviluppo di un follicolo fertile sia dipendente da due fattori metabolicamente correlati:
– la concentrazione di progesterone ematico
– la riduzione dell’infiammazione sistemica presente in fase di post parto, soprattutto nel periodo estivo («heat stress»).
La concentrazione dell’ormone della fertilità (progesterone) e la quantificazione dello stress infiammatorio sono, pertanto, i due fattori chiave da analizzare nella lotta all’ipofertilità bovina, soprattutto in presenza di fattori «stressogeni» che lavorano in senso negativo nell’instaurarsi di una nuova gravidanza (stress da caldo, micotossine, ecc…)
La gestione della fertilità, bovina secondo il protocollo TRANSIZIONE 4.0 di Granda Team, si concretizza attraverso i passaggi seguenti:
1. ACCURATO SCREENING DELLA MANDRIA DIRETTAMENTE ON FARM
(Attraverso il supporto diagnostico/tecnologico del NUTRIL.HUB di GRANDA TEAM)
2. DETERMINAZIONE PROGESTERONE EMATICO
3. DETERMINAZIONE INFIAMMAZIONE SISTEMICA
4. ACCURATEZZA E PRECISIONE NELLA RILEVAZIONE DEI CALORI
(Attraverso il supporto tecnologico del sistema GRANDA TOOLS – COW MONITORING)
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